Debutterà il 9 maggio la 55ma stagione del Teatro Greco di Siracusa, presentata oggi al Ministero per i beni e le attività culturali. Con il tema Donne e guerra verranno messe in scena tre opere della letteratura classica che mostrano il coraggio e la forza delle protagoniste nell’affrontare il dramma senza tempo della guerra. Così Laura Marinoni interpreterà Elena, la consorte di Menelao nonché causa dello scoppio della guerra di Troia; Maddalena Crippa sarà invece Ecuba, la regina senza più un regno e ormai prigioniera; e infine Elisabetta Pozzi, nel ruolo di Lisistrata, spingerà allo sciopero del sesso le mogli ateniesi con lo scopo di interrompere la guerra.
La presentazione
Da il la alla conferenza stampa Francesco Italia, sindaco di Siracusa, che manifesta la sua emozione nel presentare la stagione, motivandola con il legame viscerale che i cittadini siracusani hanno per il teatro. “In un paese in cui siamo abituati a un profondo consumo culturale”, afferma sempre il sindaco, “Inda rappresenta invece il faro della produzione culturale di grande qualità, che riesce anche a ingaggiare e coinvolgere un pubblico molto ampio”. Sono infatti 300 mila i visitatori che negli ultimi due anni hanno assistito gli spettacoli presentati nel Teatro Greco di Siracusa, in cui il 20% era composto da giovani. Le opere proposte appartengono alla tradizione classica ma con un “filtro di modernità”.
Siamo nella 55ma stagione, una stagione densa, ricca di straordinarie novità.
Francesco Italia, sindaco di Siracusa
La comunicazione
A introdurre le novità è Antonio Calbi, Sovrintendente della Fondazione Inda, che non solo enuncia i tre registi al loro debutto alla regia nel teatro del V secolo a.C., ma che espone tutte le iniziative in programma. Questo anno la comunicazione si avvale della partecipazione di due artisti quali Umberto Passeretti, per l’immagine dallo sfondo blu dell’intera Stagione, e Matteo Basilè, per le locandine delle tre grandi produzioni. Per Elena è stata scelta Unseen#8 dove una donna porta un copricapo regale che le copre il viso, “una principessa senza volto, quasi un simulacro, che bene esprime il senso della tragedia di Euripide”; per Le Troiane Thisumanity People Series ritrae “una donna ci guarda con occhi interrogativi, dove il sentimento espresso va dalla tristezza alla dignità”; invece l’opera Flora Magnifica II rappresenta la commedia Lisistrata, “con una donna svestita e allo stesso tempo coperta, col capo incapsulato da una cuffia da donna di clausura e allo stesso tempo può rimandare a una guerrigliera”.
Elena di Euripide
Saranno di Davide Livermore la regia e le scene della tragedia di Euripide, Elena.
Forse Elena fa semplicemente quello che il genio creativo di ognuno di noi si costringe a fare nella vita per sopravvivere: inventare, e nella sua degenerazione…mentire.
Amo Elena perché è tragedia atipica da contorni che sfumano in un giuoco ironico; il finale poi sembra irridere coloro che cercano di fare dell’arte un elenco di “categorie” che debbano pedantemente rispondere a regole fisse.
Davide Livermore, regista di Elena
I costumi saranno di Gianluca Falaschi che nel suo testo afferma come il suo sia “quindi un tentativo, quello di dedicare al complesso dell’interiorità femminile la linea dei costumi, all’idea della seduzione e del tempo passato e non più percorribile, all’idea di identità e di ricerca del sé”.
Le Troiane di Euripide
Le Troiane vede alla sua regia Muriel Mayette-Holtz. “Devo confessare che ho avuto bisogno di tre settimane per accettare, per trovare le ragioni profonde nel mio cuore, per mettere in scena questo testo”, afferma ad A.D.A. creativity la direttrice uscente dell’Accademia di Francia a Roma. “Il testo ha attraversato secoli e parla solamente della stessa cosa: della guerra tra il cuore e la ragione, e oggi purtroppo c’è uno specchio che parla della dimensione eroe delle donne durante la guerra. Come si può accettare di vivere dopo tante pene, è una canzone d’amore attorno al caos. Allora ho accettato con piacere perché mi sembra importante avere questo appuntamento”.
La scenografia è curata dall’architetto Stefano Boeri che utilizzerà gli alberi abbattuti dal ciclone in Friuli Venezia Giulia lo scorso autunno, realizzando un bosco di tronchi privi di chiome.
E così, camminando sugli spalti di pietra del teatro e guardando il bosco di cipressi e pini mediterranei che fa da sfondo al palcoscenico, ho subito pensato all’immagine spettacolare e terribile delle migliaia di alberi deposti dalla furia del vento sui monti della Carnia nello scorso ottobre. Migliaia di Abeti sradicati e accatastati al suolo a formare una scia dispersa di desolazione tra l’ordine potente delle foreste secolari.
Stefano Boeri, architetto e scenografo di Le Troiane
Lisistrata di Aristofane
La commedia di Aristofane, Lisistrata, vede alla regia Tullio Solenghi, che ai suoi attori vuole dire “ricordatevi di essere a Siracusa, e dopo due secondi dimenticatevi di essere a Siracusa, perché in ognuno di noi c’è sempre la sensazione quando si sale su un palcoscenico così strepitoso di avere sempre un qualcosa da dover portare, da dover citare e allontanandosi spesso dal reale. La commedia di Aristofane è quanto di più reale, e più terreno, allora voglio con i miei attori riappropriarmi di questo meraviglioso contatto del pubblico come lo aveva lui allora”.
I costumi sono di Andrea Viotti.
Ho scelto di lasciare un vago ricordo del costume greco, rotto però da contaminazioni le cui origini risalgono a quella cultura mediterranea di cui facciamo parte; attraverso l’utilizzo di tessuti contemporanei ho poi cercato di fare in modo che le donne di Atene si ritrovassero nelle donne di tutto il mondo tramite quella diretta comunicazione che solo l’abbigliamento riesce ad avere.
Andrea Viotti, costumista e disegnatore dei costumi di Lisistrata
Gli altri spettacoli e iniziative culturali
Ma tra gli artisti che rapiranno il pubblico nella cavea del Teatro Greco con le loro performance troviamo Luca Zingaretti, attore legato da anni alla Sicilia, che interpreterà a leggio La sirena, ossia il racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, adattandolo lui stesso.
Sarà il concerto Seven Days Walking del compositore Ludovico Einaudi a chiudere il 25 luglio il programma della Stagione Inda, un progetto musicale che prevede sette album diversi, pubblicati uno al mese da marzo 2019.
L’Orecchio di Dionisio
A corollario di un’intensa programmazione di spettacoli vi sono anche 4 incontri di approfondimento ospitati nella grotta artificiale, l’Orecchio di Dionisio. Interverranno Eva Cantarella, Claudio Magris, Luciano Canfora, e Lella Costa.
Le mostre
In scena una cultura a 360°, che comprende anche tre mostre. Le opere di Umberto Passeretti saranno esposte al Museo Archeologico Paolo Orsi, mentre quelle di Matteo Basilé avranno come sede espositiva il Museo di Palazzo Bellomo. La terza esposizione prevista per la 55ma stagione è quella dedicata ad alcuni artisti che hanno operato per le Orestiadi di Gibellina.
Immagine in evidenza: Livermore, Mayette, Calbi al Teatro Greco di Siracusa. Ph. Franca Centaro